Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’Italia è al 14° posto tra i Paesi dell’Unione Europea per numero di decessi dovuti a incidenti stradali e il costo totale per gli incidenti mortali ammonta a 17 miliardi e mezzo di euro. I dati relativi al 2015 riportano un numero di decessi pari a 26.302 nell’Unione Europea, un dato in aumento rispetto al 2014.
L’aumento dei decessi coinvolge tutti i Paesi ad eccezione di Danimarca, Estonia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo e Svezia dove invece si registra una diminuzione. I Paesi più virtuosi sono Malta, Svezia e Regno Unito, mentre in fondo alla classifica troviamo la Bulgaria la Romania e la Lettonia.
In Italia, secondo gli ultimi dati dell’Istat, gli incidenti che nel 2015 hanno procurato lesioni alle persone sono stati 174.539 e hanno provocato 246.920 feriti e 3.428 vittime.
Il fatto davvero allarmante è che per la prima volta dopo quindici anni il numero delle vittime della strada è tornato ad aumentare, registrando un +1.1% rispetto al 2014. Ancora peggiore il dato relativo ai feriti gravi, che passano dai 15.000 nel 2014 a circa 16.000 nel 2015, con un incremento del 6.4% L’Istat rileva anche che tra i comportamenti errati più frequenti, prima ancora del mancato rispetto della distanza di sicurezza e dell’eccessiva velocità, vi è la “guida distratta”.
Questa preoccupante inversione di tendenza nella diminuzione di morti e feriti gravi in incidenti stradali è addebitabile soprattutto alla diffusione dello smartphone e all’abitudine di chattare durante la guida, un comportamento assolutamente irresponsabile, molto più pericoloso della semplice telefonata, che purtroppo da alcuni anni a questa parte si sta diffondendo a macchia d’olio.
Questa tesi è supportata dal quadro delineato recentemente dall’Aci, che attribuendo alla distrazione il 75% degli incidenti stradali, indica cellulari e smartphone come la causa principale.
Chattare alla guida significa distogliere l’attenzione dalla strada anche per pochi secondi, che però sono sufficienti a determinare conseguenze irreparabili.
Se ci troviamo in autostrada a 120 km orari e distogliamo lo sguardo dalla guida per soli 5 secondi percorriamo al buio circa 167 metri nei quali non siamo in grado di affrontare qualsiasi imprevisto.
Ad oggi non sembrano in molti a essersi accorti del problema.
Intanto continuiamo a registrare sempre più vittime a causa dello “smartphone killer”.