Il 28 dicembre scompare dai radar un aereo dell’AirAsia, compagnia low-cost malese, partito dalla città indonesiana di Surabaya e diretto a Singapore, con 155 passeggeri e 7 membri di equipaggio.
Questo incidente arriva alla fine di un anno nero per l’aviazione civile malese. L’8 marzo scorso, infatti, si perdono le tracce dell’aereo della Malaysia Airlines MH370, in volo da Kuala Lumpur a Pechino, che ancora oggi non è stato ritrovato. Il 17 luglio, invece, un altro aereo della Malaysia Airlines, l’MH17, partito da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur, viene abbattuto da un missile mentre sorvola i cieli dell’Ucraina. Tutto questo nonostante sia l’AirAsia che la Malaysia Airlines fossero considerate compagnie molto sicure, come dimostra l’attribuzione per sei anni consecutivi ad AirAsia del titolo di miglior compagnia low-cost del mondo.
Se consideriamo invece gli ultimi anni, emerge come diversi incidenti abbiano coinvolto compagnie asiatiche. Ad esempio nel 2010, un Boeing dell’AirIndia Express esce di pista durante un atterraggio all’aeroporto indiano di Mangalore provocando 158 vittime. Nel 2013, invece, un aereo della compagnia indonesiana LionAir si schianta a Bali (tutti sopravvissuti i passeggeri e i membri dell’equipaggio).
Questi incidenti, però, non possono non essere inquadrati anche nelle tumultuose dinamiche di sviluppo del trasporto aereo in Asia.
L’ESPANSIONE DEL TRASPORTO AEREO ASIATICO
La forte espansione del trasporto aereo in Asia è testimoniata dall’incremento dei passeggeri che, negli ultimi 5 anni, sono passati da 250 milioni a più di un miliardo e hanno raggiunto nel 2013 il 33% del totale nel mondo.
Questa forte crescita è dovuta soprattutto alla nascita delle compagnie low-cost – tra cui AirAsia – che hanno reso accessibile il trasporto aereo a nuove fasce di consumatori.
Aumentando il numero dei passeggeri crescono gli investimenti. Le compagnie aeree aprono nuove rotte e acquistano nuovi aerei, sempre più tecnologici e a minore consumo di carburante. Si investe di più anche nelle infrastrutture: si aprono nuovi terminal negli aeroporti e si ristrutturano le piste.
Airbus e Boeing, i due maggiori costruttori di aerei al mondo, dicono che il trasporto aereo in Asia continuerà a crescere sempre di più. Secondo Airbus la metà delle nuove rotte che si svilupperanno nei prossimi 20 anni collegheranno l’Asia con il resto del mondo. Ci sarà un aumento degli aerei delle flotte asiatiche, che passeranno da poco più di 5000 a quasi 13.000 unità. Secondo Boeing, invece, sempre in Asia verranno assunti 216.000 nuovi piloti nei prossimi 20 anni (nel 2012 i piloti in questa regione erano 50.000). Nello stesso periodo i nuovi assunti saranno 94.000 in Europa e 88.000 in Nord America.
CRESCITA E SICUREZZA AEREA
Secondo alcuni esperti citati in un’inchiesta del Wall Street Journal, questa crescita esponenziale potrebbe comportare alcuni problemi per quanto riguarda la sicurezza aerea.
Una rapida espansione delle flotte, con l’introduzione di nuovi modelli di aeromobili e una domanda sempre più crescente dei corsi di addestramento per i piloti potrebbe, secondo alcuni, far abbassare il livello di sicurezza dei voli. In molte zone del mondo dove non esiste una grande tradizione di scuole di volo, infatti, molte compagnie aeree sono costrette ad assumere piloti stranieri e, secondo alcuni esperti, questo potrebbe causare problemi di comunicazione tra i membri dell’equipaggio e di conseguenza aumentare la possibilità di incidenti aerei.
C’è però da dire che molte compagnie già da tempo assumono personale straniero. Molti piloti italiani, ad esempio, sono emigrati all’estero e sono stati assunti da compagnie in espansione. Non per questo la sicurezza aerea è messa in discussione: i corsi di addestramento per piloti sono molto rigidi e sfornano persone altamente qualificate con un’ottima conoscenza della lingua inglese. Altrettanto rigidi sono i criteri di selezione delle compagnie aeree e rigide sono le regole per la sicurezza del volo stabilite dagli organi internazionali dell’aviazione civile.
(Una versione di questo articolo è stata pubblicata su Formiche.net)