L’idea è venuta a due ragazze di 27 anni, Martina Manara e Caterina Pedò, la prima di Cremona, la seconda di Trento, dopo una ricerca fatta sui Centri di Accoglienza Richiedenti Asilo (CARA) e sul Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR). Dopo un anno di lavoro da parte dell’agenzia Mondo Digitale la nuova app pensata dalle due giovani è finalmente disponibile.
Hi Here ( www.hihere.eu ) è un’app dedicata ai migranti, ma definirlo un social networkè riduttivo, dato che possono iscriversi anche le associazioni per far conoscere le proprie attività a chi sbarca sulle coste italiane e privati cittadini che vogliono proporsi ad esempio per dare lezioni di italiano o fare accoglienza nelle proprie case.
L’app ha quattro funzionalità ed è divisa in quattro sezioni. La sezione “Testimoniare” permette ai migranti di dare una valutazione sulle iniziative organizzate per loro. Nella sezione “Informare” è possibile leggere schede scritte in quattro lingue che riguardano l’accoglienza. L’app permette inoltre, nella sezione “Connettere”, di avere una pagina personale in cui i migranti possono inserire i dati e i luoghi visitati. Infine nella sezione “Supportare” i migranti possono entrare in contatto con privati e associazioni e viceversa.
Tra le varie funzionalità della app non c’è però la chat dato che, secondo le ideatrici, esistono già altri strumenti per mettere in contatto i migranti con associazioni e privati, come Facebook e Whatsapp.
Ora le due ragazze puntano a promuovere l’uso di Hi Here nelle comunità di migranti e a monitorare il loro grado di integrazione con la popolazione italiana.